Gli ISA – indici sintetici di affidabilità fiscale – hanno ormai sostituito gli studi di settore che per tanti anni hanno costituito parte integrante delle dichiarazioni dei redditi.
I nuovi indici si basano su un meccanismo di funzionamento che prevede l’attribuzione di un punteggio di affidabilità fiscale in una scala compresa tra 1 e 10: più elevato è il punteggio di affidabilità ottenuto dal contribuente, maggiori sono i benefici premiali di cui il medesimo potrà godere, viceversa i contribuenti meno virtuosi potranno essere sottoposti alle attività di verifica da parte dell’Agenzia delle Entrate.
La reale novità introdotta da questi nuovi modelli consiste nell’inserimento di specifici righi al fine di consentire ai contribuenti di migliorare, su base volontaria, il proprio grado di affidabilità fiscale ( ad es. il reddito dichiarato, il valore aggiunto o il volume dei ricavi ) e quindi la propria valutazione agli occhi del fisco.
Tra in vantaggi ottenibili, conseguendo un punteggio uguale o superiore a 8, vi sono:
- la possibilità di compensare o chiedere a rimborso crediti IVA inferiori a € 50.000,00 senza l’apposizione del visto di conformità;
- l’anticipazione di un anno dei termini di decadenza per l’attività di accertamento;
- l’esclusione della disciplina delle società non operative conseguendo un punteggio pari a 9.